Il benchmarking competitivo: le analisi per conoscere, le strategie per crescere

Benchmarking: significato e principio d’analisi

La prima formalizzazione autorevole di benchmarking competitivo viene data dalla Commissione Europea nel 1996 che lo definisce come: “il processo sistematico e continuo per la comparazione delle performance, delle funzioni o dei processi delle organizzazioni”. A distanza di anni, questo significato continua a reggere e a spiegare un approccio analitico teso a valutare le performance dalla propria organizzazione in rapporto alle performance dei competitor. L’attività di benchmark aiuta le imprese e gli enti a migliorarsi e ad acquisire best practice.

Le fasi del benchmarking with competitors

L’analisi di benchmark è un processo per step che prevede, prima di tutto, la selezione accurata dei competitor. Di seguito, è necessario scegliere gli aspetti che si credono rilevanti per il successo aziendale (es. costi, tecnologia, processi gestionali e soddisfazione dei clienti) ed è necessario stabilire quelle che sono le eccellenze fra i competitor in questi diversi aspetti. Di seguito, sarà possibile valutare la distanza delle performance della propria organizzazione dai punti di eccellenza appena considerati.

Benchmarking in sanità: i parametri specifici

Tale analisi è ormai comune nelle imprese commerciali e industriali, ma incomincia a essere altrettanto attraente per le pubbliche amministrazioni e nel settore sanitario (pubblico e privato). Nel caso di cliniche e aziende ospedaliere, la valutazione consente di misurare il successo a diversi livelli decisionali. Dalla collocazione delle risorse tecnologiche al livello di competenza dei professionisti, dal servizio agli assistiti ai costi di gestione: il confronto di questi e molti altri aspetti permette di migliorare il servizio e il rendimento della struttura.

 

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